E uno dice: ma il weekend invece come l’hai passato ? Bene, grazie.
Se volessi argomentare direi che e’ iniziato nel peggiore dei modi con un venerdí mattina buttato al Consolato Italiano a Londra.
Premetto che d’ora in avanti quando avró nostalgia di casa andró al Consolato, prenderó un “numeretto” ed aspetteró in piedi una buona ora prima di prendere un caffé alla macchinetta che non funziona.
E’ come se avessero trapiantato l’ufficio postale di Via dell’Acqua Bullicante a Knightsbridge. Arrivando da Hyde Park e’ tutto un fiorire di Ambasciate, Consolati e uffici di rappresentanza a cui fanno riferimento le graziose bandiere dei rispettivi Paesi. La quiete regna sovrana finché non si arriva a Eaton Place, dove un bandierone ci dice che lí si fa dell’ottima pizza. No, mi sbaglio: e’ il Consolato del mio Paese !
Come faccio a distinguerlo da una pizzeria ? Facile: c’e’ la fila di fuori. A Londra i veri ristoranti italiani (quelli col bandierone) sono veramente costosi e non c’e’ quasi mai folla all’entrata. Ma che ci fa la fila fuori dal Consolato del mio Paese a Londra ? Risposta facilissima: non c’e’ posto dentro e i miei compatrioti si sono adeguati mettendosi bene in fila e riscaldandosi a vicenda col fiato delle loro chiacchiere. Passeggini, turisti occasionali, camerieri e anziani sono tutti riuniti in un convivio di rumore e fastidio che manda un lungo brivido (d’orrore) lungo la mia schiena.
All’entrata c’e’ pure il Carabiniere che legge la Gazzetta dello Sport e se ne sta seduto, manco fosse l’Ambasciatore, a cercare di concentrarsi per capire se la sua Juventus riesce a vincere un Campionato giá vinto senza rubare. Per una volta, pensa lui...
- Lei e’ iscritto all’AIRE (il Registro degli italiani residenti all’estero. ndr)
- Certo. Ho scaricato il modulo online 3 mesi fa e ve l’ho spedito. Ora devo rinnovare il Passaporto ed eccomi qua.
- Eh ma qui non risulta niente.
- Immagino. Ma io ve l’ho spedito. L’ho preso dal sito, l’ho compilato e ve l’ho spedito. Tac.
- Come no, adesso qui facciamo le cose con internet, online, ci spediamo i moduli…
- Ha ragione: mi sono abituato troppo bene.
- Non si preoccupi, succede dopo un pó che si e’ qui. Ma non ne faccia un dramma: ora puó recuperare mettendosi in fila e facendo l’iscrizione di nuovo.
- Ah che bello. Grazie ! Ora chiamo la mamma e glielo dico.
Insomma: fatta la fila, comunicati i miei dati personali ad una graziosa pugliese di fronte ad altri 25 astanti, torno dalla signorina allo sportello che si e’ tanto premurata di farmi respirare un pó d’Italia e di chiacchiere inutili e non aspetto altro che di pendere dalle sue labbra.
- La pratica e’ stata avviata, ora ho spedito un fax alla Questura di Roma ed entro un mese dovrebbero mandarle una lettera. Lei torni da noi con la missiva e le rinnoviamo il passaporto.
- Ah efficiente.
- Mica tanto. Perché se il modulo non le arriva da qui a 30 giorni torni qui e le faremo sapere. In altre parole manderemo un’altra richiesta alla Questura.
- Geniale. Io non avrei trovato metodo migliore. Ma se volessi fare da me ?
- Non lo so. Qui le cose cambiano in fretta e io non posso essere certa di dirle tutto come realmente e’.
- No no, si figuri, lo immaginavo. Comunque a fine mese cambio casa…
- Fermo…non mi dica altro ! Se la faccia recapitare in qualche modo la lettera !
- No no..e che sono matto ?? Non ve lo dico che cambio casa.
Per me possono pure dimenticarsi che esisto.
Avrei voluto chiudere con la scena finale di Bianco, Rosso e Verdone ma non ho la stoffa. Manco di talento teatrale. I miei compatrioti evidentemente no.
Il fine settimana e’ proseguito in maniera piú fruttuosa dal momento che ho una nuova band. Sono 3 ragazzi del Berkshire (quindi molto vicini alla mia nuova casa) ed abbiamo idee musicali molto simili. Non vi do nessun link perché la grafica del gruppo e’ tutta da rifare. Ma so ragazzi, vanno capiti.
Sabato sera all’insegna dello snakebite e nottata invece pure. La giornata di ieri l’ho passata a scrivere e nel tardo pomeriggio ho cucinato la mia nuova ricetta: cavoli bolliti, poi fritti e serviti “on top” a patate bollite e freddate nel freezer con olio e rosmarino di contorno. Che ve lo dico a fare…