Oceano, America, Oceano.
London - Chicago - Pittsburgh - New York - London.
Un compendio sul Nulla, dal Nulla per molti. A compendium about Nothing, from Nothing, for many.
Siamo alla fine del giorno; la sua luce si é ormai spenta ed un suo residuo proviene dalle mille lampade nell’edificio a vetri di fronte alla mia finestra. Gli aerei, come e’ ovvio che sia, continuano a rombarmi di fianco e ne avverto solo la potenza senza il rumore. Non piove piú e mi sono ripromesso di prendere almeno un Aulin per guarire da questo status avvilente di febbre che mi latita attorno senza mai manifestarsi. Gli occhi fanno male ed ho mezzo milione di cose da fare prima di partire.
E anche oggi abbiamo detto la nostra su un dischetto senza infamia e senza lode. Uno di quelli che metti su e godicchi mentre il traffico ti passa davanti e la mente se ne va perennemente oltre il semaforo rosso. Torni a casa, spegni la macchina e pensi: "E di questo che ne faccio ? Lo lascio dentro lo stereo o lo porto dentro ?" Immancabile appendice del salotto alla voce "promo". La recensione l'abbiamo messa qui.
Credo che a volte non avere nulla da dire sia un pregio. Lo é certamente nel momento in cui si capisce che se si aprisse bocca (o si scrivesse) non solo il mondo non ne risentirebbe, ma il proprio ego ne verrebbe ferito piú o meno letalmente a causa del deprimente senso d'inutilitá scaturito.
fornito la risposta a questa mia non-domanda. Si tratta non solo di un lungometraggio che si prende i suoi tempi, senza musica esterna all'ambientazione, totalmente privo di artefici pittorici e ricchissimo di colori veri, ma l'ambientazione stessa vale da sola il piacere di guardarlo due volte. La Mongolia é una delle mie prossime destinazioni e diverrá realtá al massimo tra 1 anno a margine del fantastico viaggio sulla transiberiana che ho in programma. A volte mi chiedo se faró in tempo a vederla cosí come l'ho sempre sognata. Strani tempi.
pochi giorni dalla tragedia la stampa e l'opinione pubblica si trovarono a pressare la polizia locale alla ricerca di un qualsiasi capro espiatorio e la scelta cadde sui piú indifesi, ai margini, diversi. La loro colpa era di essere poveri, di ascoltare metal e di vestirsi in modo "strano". La mia sorpresa nasce in parte dal fatto che l’accaduto risale ad un periodo (i primi anni ’90) in cui avevo gusti simili a quei ragazzi condannati ed ascoltavo la loro stessa musica condividendone in parte la curiositá per le religioni. Quello che piú colpisce lo spettatore medio é che per la prima volta le telecamere hanno avuto libero accesso ad ogni stanza in cui si svolgeva il processo, hanno potuto intervistare chiunque ed entrare come parte attiva nella vicenda svelando come, alla fine, non ci fosse uno straccio di prova che inchiodasse I 3 teenagers. Vale assolutamente la pena dare un'occhiata.
