Anyway the wind blows...

Un compendio sul Nulla, dal Nulla per molti. A compendium about Nothing, from Nothing, for many.

Tuesday, September 20, 2005

La stanza sotto il portico e la pioggia.

Ero venuto qui per scrivere di come mi senta a pochi giorni dal ritorno a Roma dopo 5 mesi. Invece ho messo su Bach e mi sono ricordato di questo posto a Londra.
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Tralascio il crepitio per cedere allo spasimo leggero e dolce dello sguardo.

Non seguo il volgersi confuso delle lettere dipinte
sul piccolo chiostro in bilico tra la Terra e il tempo,
dove a posarsi furono vele fugaci e passeggere
e l’alito di vento che portava corpi vuoti ha smesso il suo soffio.

Ora volge se stesso all’estremo lembo di luce sgualcita e corrosa da un vento salino,
stanco anch’esso di correre tra gli scogli che frantumano la memoria
come il canto che proviene dalle ombre della stanza.

Antica la voce, antico il corpo e antico il passo
Si avvicina piegata quasi china su una spalla
eppure leggera e fine si appoggia alla vecchia fronte,
a cercare poco piú in lá la misura delle cose che non trova.

Se é per farti felice la suono ancora
No, riposa le mani per la cena. Mentre passi le dita tra le rughe
del muro e le tue.
Solchi crudeli han diviso la bellezza dal corpo chiudendola nei ricordi appesi al muro.
La musica diventa piú forte dello sbattere dei vetri delle finestre,
il latrare dei cani si spegne contro le gocce della pioggia che inizia a cadere
mentre da un angolo salgono le luci che riflettono fiammelle dalle scale.

La fame l’hai persa a vent’anni tra i gigli del tuo giardino
ed il rigido parlar galante di certi uomini che facevano a gara
per ungerti la pelle con la loro
in attimi in cui avresti voluto crepitare il tuo sguardo altrove,
ma non trovavi che drappi scuri alle finestre.

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Esiste davvero. E Roma puó attendere ancora un altro giorno.

3 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Roma le ami e la odi,ti entra nelle vene come una droga.So come ti senti.La notte sogno solo LEI, poi mi sveglio e sono qui' sotto un cielo diverso e grigio e mi sento felice perche' a Roma o qui' in culo al mondo so di avere me stessa..

Wednesday, September 21, 2005 6:33:00 am  
Anonymous Anonymous said...

una cosa che mi è piaciuta di roma... ti scrivo xò della prima cosa che mi viene in mente dopo anni...
un negozio di vestiti usati...rifatti.. tutto molto anni '70!

Tarè

Thursday, September 22, 2005 7:58:00 pm  
Anonymous Anonymous said...

Nonostante in qs versi tu sia molto criptico, mi son lasciata trasportare dal suono delle parole e dalle immagini...e, non so perchè, mi è venuta una sensazione di malinconia,di ricordi, di tempi perduti...
...Mi piace...

Thursday, September 22, 2005 10:41:00 pm  

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