Con i "se" e con i "ma"
Sempe la solita storia: e se ci fossi stato io ieri sera tra quei ragazzi fuori dai pub nel lunedì sera di San Lorenzo ? Avrei guardato la mia auto passare sul piano parallelo della mia immaginazione chiedendomi se possa esserci un'alternativa al presente (e quindi al futuro ?).
Avrei salutato tutti e mi sarei diretto verso casa rimuginando sulla serata e preparando mentalmente i pensieri dell'indomani ?
E' sempre la stessa storia: deve esserci un modo per sbirciare l'Alessandro che avrebbe continuato la sua vita a Roma per vederlo rigirarsi tra le pieghe della routine che ora non ho e un futuro che avrei atteso restando coi piedi e le mani nella mia città.
Per adesso non succede nulla di tutto questo e affogo i dubbi nel cibo che io e Dan mastichiamo senza pensarci troppo su.
Passano gli anni ma ancora non capisco se c'è un rimedio alla nostalgia. Forse esiste da qualche parte ed ha il profumo del maialino sardo, del vino dei Castelli, della mia stanza e del gelato fatto in casa da mia madre. Il tutto senza scomodare Sartre.
1 Comments:
Mi chiedo anche io tante volte come sarebbe la mia vita se non avessi questa cosa dentro che mi porta ad essere una zingara; mi chiedo cosa c e' di diverso in me rispetto a quelli che vedo vivere la loro vita a Roma e che non si sono mai domandati come potrebbe essere la vita girato l'angolo.Ancora non ho capito chi vive meglio. La nostalgia ha tanti volti, colori e odori, ma e' un sentimento agrodolce che a volte stona a volte mi incanta.
Adoro Sartre e soprattutto Simone, la sua compagna, una donna straordinaria che amo quasi fanaticamente.
Susa
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