Arriviamo al dunque e ricominciamo daccapo.
Tipica giornata londinese. Ho il mal di gola (tipico anche questo), ho la stanza sottosopra (abbastanza usuale anche cio' ma ormai resisto fino a quando cambiero' casa tra una settimana) e mi pongo qualche domanda.
Il tutto e' contorniato dallo splendido album "Map Of What Is Effortless", non piu' nuovissimo, dei Telefon Tel Aviv. Sembra davvero che la musica respiri al battito di vibrazioni basse e calde, mentre le voci si sciolgono e si spandono tiepide su di un'armonia soffusa immersa in un ritmo da "placenta". Credo proprio che un bambino concepito e cullato con "Bubble And Spike" venga su meglio. Me lo devo segnare.
Ora e' giunto il tempo per la mia band di suonare live. Dopo 3 mesi di prove, registrazioni, kilometri, benzina, birra e sonno abbiamo di fronte una manciata di concerti nella zona di Birmingham in attesa che il CD esca e lo si possa distribuire ai vari promoters sparsi di qua e di la'. Vediamo come va.
- Lunedi' ho avuto la possibilita' di vedere all'opera i Napalm Death (la recensione e' qui)
Non e' il momento di scrivere poesie; solo pensieri sparsi.
e ora tenebra.
quando la luce si spacca
e i cristalli si perdono in un crepitio sommesso
di gocce che svaniscono
mentre al sole non resta che chiudersi
tra le labbra distratte di un bambino
io gioco.
nel flusso astratto di schemi
ho perso i tempi
che gremivano spazi sempre più miei
lasciando una sola onda nello spazio esteso delle domande inverse
dove la genesi era ruota e il nulla la strada
verso un' assurda guerra di fiumi in piena e argini tranquilli
dando vita all'estremo Io
partorito dal tumulto sonoro
tu sei la bellezza tra meccaniche disarmoniche
in ogni luogo in questo mondo
dalle rive agli estremi di uno spazio segreto
racchiuso nell'istante in cui qualcosa cadde senza più fermarsi
ed i valichi si chiusero dinanzi al tempo
vedi accendersi luci oscure
mentre lampi di nuova vita irrompono dalla linea della pioggia
che fredda separa il cielo dal mare
tra fiori e torri e noi due
non c'è che il tempo
di restare dove siamo
di aspettare piogge estive e luoghi nuovi
mentre la tenebra si scioglie al tuo sguardo
e i tuoi occhi chiusi aprono l'eterno
Alex
n.p.: Telefon Tel Aviv - Map Of What Is Effortless
1 Comments:
No. Devo viverlo dentro.
Me lo devo sognare.
Togliere il colore, il numero,
il respiro tutto fuoco,
con cui mi bruciò nel dirmelo.
Mutare tutto in forse,
in mero caso, sognandolo.
Così, quando vorrà smentire
ciò che mi disse allora,
non mi morderà il dolore
d'una felicità perduta
che io tenni fra le braccia,
come si tiene un corpo.
Crederò di aver sognato,
che tutte quelle cose, così vere,
non ebbero corpo, nè nome.
Che perdo
un'ombra, un sogno ancora.
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