A rubbish-free holiday, please.
Facevo caso giorni fa che, da quando abito nel Regno Unito, ho sempre un biglietto aereo in tasca. Vuoi per tornare in Italia, vuoi per andare in America o in Finlandia o anche solo in Irlanda, non credo di aver passato piú di una settimana senza un viaggio fissato sul calendario. Non mi lamento per niente, intendiamoci, e preferisco questa frenesia ad altre di differente natura. Succede e basta. Che me lo meriti o meno.
Stasera parto per Roma e, Londra mia, ci rivediamo tra una decina di giorni. E’ stato un finale d’anno positivamente impetuoso e non mi auguro niente per il prossimo perché, ahimé, dipende solo ed esclusivamente da me.
A Roma spero soltanto di poter mangiare, bere e dormire a sazietá incontrando gente che stimo davvero e non quell’accozzaglia di luoghi comuni ed isterie che ogni tanto mi toccava d’incontrare sulla mia strada.
A rubbish-free holiday, please.
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